Corte (riposo)
CORTE – riposo
Nella mattinata andiamo sulle rive del Tavignano, il fiume che lambisce Corte, per immergerci nelle sue acque limpide. Il bagno è molto piacevole, purtroppo abbastanza affollato; la nostra temerarietà troll viene umiliata da frotte di bambini crucchi che si tuffano sprezzanti da rocce piuttosto alte, mentre noi arranchiamo con prudenza e passi misurati. Più su, il corso del fiume ha generato delle formazioni rocciose molto particolari e cascatelle. Il pomeriggio lo passiamo andando in giro per negozi di specialità tipiche, tra le quali regnano incontrastati i salumi, e facendo spese per cena: grazie a Gianluca la quantità di salsicce migliora, ora siamo sulle tre e mezzo a testa più del formaggio del luogo, l’ottimo brocciu.
Le bici di Gianluca e Claudio e il casco di Federico vengono fregiate dell’adesivo del Moro corso. Decidiamo di dividerci, Francesco torna al campeggio, Gianluca parte per un giro solitario per il paese, io e Federico visitiamo la cittadella e la rocca, facendo un po’ di salite per sciogliere i muscoli delle gambe.
Solo verso le 8 di sera ci immergiamo per un’ultima volta nelle ora freddissime acque del
Tavignano, circondati da una famigliola di tedeschi che nuotano incuranti della temperatura, e che
forse ci sfottono anche per la nostra scarsa resistenza al freddo (es ist kalt!!, “è fredda!”, urlo io).