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Newchapel / Seaford

Partenza
Newchapel
Arrivo
Seaford
Giorno di viaggio
4
File gpx
Chilometraggio
84.1 Km
Dislivello in ascesa
760 Mt
Tipologia di percorso
Paesaggio
Paese
Fondo stradale
Cialtroni
Le mie bici

Sveglia nell’umido della tenda, con le goccioline che increspano l’arancione dei teli. Con gli arti intorpiditi, scosto il cuscino ricavato dai panni più morbidi appallottolati tra loro e sguscio fuori con molta riluttanza dal sacco a pelo. Da fuori filtra la luce dell’alba, il sole è sorto e il suo calore concilia il sonno più del dovuto.
Anche Dora è già sveglia e si rigira nel suo sacco a pelo. Probabilmente le due nell’altra tenda stanno temporeggiando alla stessa maniera, in una sorta di gara a chi fa la prima mossa.
Quando troviamo le energie per far scorrere le zip delle tende verso l’alto, il buongiorno ce lo danno i corvi che hanno completamente disfatto la nostra immondizia: pezzi di carote reclamano la loro postuma dignità perduta nell’erba.
Mentre smontiamo l’attrezzatura, vado a riprendere il carabatterie alla reception del campeggio. Il sosia di Mastro Lindo mi chiede informazioni sul nostro cammino, sorridente e pompato, il suo sguardo da top gun tradisce simpatia per noi. All’interno, un trio dall’aria allegra sta mettendo a posto delle buste di vestiti. Vedendomi entrare, uno di loro decide di regalarmi una maglia da ciclista. Evidentemente soddisfatto della buona azione, si mette a frugare nei sacchi in cerca di una conferma della sua generosità, finché non trova un collo di pelliccia nera e me lo porge ridendo.
“Lo posso mettere a Parigi”, gli dico ridendo a mia volta, “Sì, così farai colpo su tutti i ragazzi”, risponde lui ormai al settimo cielo.
Guadagnato ormai lo status di mascotte/Italian Pagliacci della reception, siamo sul punto di montare in sella quando il nostro babbo natale buontempone ferma le ragazze: “Put your hand here…take something… surprise!”, quasi imponendo loro di pescare abiti nel sacco.
La gara di solidarietà è iniziata, gli inglesi hanno la loro occasione di fare una buona azione.
Finita la scena da profughi dinnanzi ai liberatori alleati che offrono sigarette e cioccolato, lasciamo finalmente Newchapel imboccando la provinciale.
Dopo qualche chilometro di salita boscosa e abbastanza trafficata, troviamo un posto in cui fare colazione.
A meno di 100 km da Londra i prezzi sono decisamente più accessibili, e per pochi pound ci imbottiamo di uova, bacon, fagioli e un sacco di salse.
Liceali in divisa blu sfilano fuori dalla nostra vetrina, lieti e annoiati dalla provincia.
Ci inoltriamo nel bosco di Forest Row, tra stagni, cottage in legno e cimiteri abbandonati. L’eleganza inglese trapela anche dai singoli dettagli delle staccionate.
Una deviazione poco prima di Heathfield nei pressi di Oxen Wood ci costringe, non senza qualche dubbio, a un sentiero pratoso che si addentra nella vegetazione. Viali in torba battuta e rami spinosi.
Si orina in libertà nella selva.
La strada si fa a tratti fangosa, a tratti erbosa. Il segnale GPS è sempre più fioco, ma il momento wild dura soltanto una decina di chilometri.
Alberi in cui passare dentro, e stretti meadow delineati da siepi altissime che danno alla strada l’aspetto di un tunnel.
Si urla “Mia!” alle case e ai cottage più belli, aggiudicandoseli virtualmente.

Gli alberi circondano noi e il silenzio, possiamo tirare fuori le nostre provviste e rilassarci un po’.

Foto