Skip to main content

Pantelleria giorno 3

Partenza
Scauri
Arrivo
Scauri
Giorno di viaggio
3
Chilometraggio
32.3 Km
Dislivello in ascesa
400 Mt
Tipologia di percorso
Paesaggio
Fondo stradale
Cialtroni

Il terzo giorno, tra il Lago di Venere e la città di Pantelleria

Dopo aver esplorato la costa sud occidentale e quella orientale, è tempo di muoversi verso il nord dell’isola. Per farlo prendiamo di nuovo la circonvallazione alta, che si muove alle pendici della Montagna Grande, quella che un tempo neanche troppo lontano era un vulcano. Le isole vulcaniche conservano dei tratti comuni eppure sempre unici, e delle energie tutte speciali: pietre nere, acque che ribollono, una quiete inquietante.
Proseguendo dopo l’area di Sesi, il paesaggio diventa ancor più particolare: un misto di Grecia, Tunisia, Marocco, Spagna e Sicilia si insinua tra edifici bassi e bianchi, che sembrano anch’essi resistere al vento battente, e giganteschi fichi d’India, signori incontrastati dell’isola.

il lago di Venere

Giunti in prossimità dell’aeroporto, ecco il paesaggio di Pantelleria cambiare ancora una volta: costeggiamo l’unica pista d’atterraggio dell’isola, che inizia proprio a picco sul famoso Lago di Venere, uno specchio d’acqua di origine termale, con pozze di fanghi e acque sulfuree che ne determinano il colore in maniera quasi innaturale: dal blu intenso al verde bottiglia a seconda dell’ora della giornata, del vento e della stagione. Qui è possibile fare il bagno o coprirsi di fanghi in una delle tante pozze ricavate artificialmente da sassi disposti in circolo per trattenere le acque termali più calde.

Pantelleria

Proseguendo lungo la costa nord, troviamo le uniche tracce di abusivismo edilizio dell’isola, che a parte questa area è rimasta davvero incontaminata e ferma al secolo scorso. La natura è predominante, le poche località abitate sembrano essere parte di essa in maniera armonica e tutto scorre lento. Pantelleria è anche il nome del centro principale, dove ci sono resti archeologici e il porto per chi arriva via mare. Qui si consiglia di fare sosta in una delle tante pasticcerie o forni locali (noi abbiamo provato “da Katia”) per assaggiare il bacio pantesco, il dolce tipico dell’isola. IL rientro a Scauri è tutto sulla panoramica occidentale, col blu del mare reso ancor più luminoso dal tramonto.

Foto