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San Vito dei Normanni / Corigliano d’Otranto

Partenza
San Vito dei Normanni
Arrivo
Corigliano d'Otranto
Giorno di viaggio
3
File gpx
Chilometraggio
82.1 Km
Dislivello in ascesa
190 Mt
Tipologia di percorso
Paesaggio
Paese
Fondo stradale
Cialtroni

Tappone lungo di pianura e d’ulive, ottanta impietosi e affascinanti chilometri in pieghevole nelle profondità meridionali e del tacco meridionale d’Italia. Il Salento si svela placido e desolato, casaulivocasachiesaulivoulivodistesa, mentre chi fa fatica a distendersi sono le mie gambe e i miei pensieri. Il tepore ancora feroce di settembre si fa sentire, Gianluca ed Eleonora mi riprendono in vespa e si lasciano riprendere a loro volta durante le pause: un viaggio misto tra bici e vespa offre un ritmo inedito per entrambi i mezzi, uno va costante cercando di forzare un po’ i limiti umani, l’altro si rilassa a singhiozzo.

Ci fermiamo in una masseria a Corigliano d’Otranto, limite sud del mio viaggio, mentre il loro proseguirà ancora a lungo lungo il perimetro dello stivale. Il senso di finis terrae ancora una volta pervade ogni casa cantoniera, ogni distesa di ulivi, ogni piazza lasciata in balia delle porte chiuse d’una chiesa di campagna. La descrizione delle realtà locali, del concetto di ecologia e di come vengano venduti pannelli solari a contadini disposti a barattare contante in cambio di terra coltivabile, più per necessità finanziarie che per ideali ambientalisti, è il presagio di quella transizione che diverrà pressante e drammaticamente urgente negli anni a venire.

Restano le forme tondeggianti del castello di Corigliano, la sua pietra bianca a incorniciare chiacchiere e confidenze di fine viaggio assieme. Domani mi attende l’anabasi verso la Capitale e il ritorno.

Foto