A Torre Astura
AL CASTELLO DI TORRE ASTURA ATTRAVERSO LA CAMPAGNA PONTINA
Un itinerario facile facile per chi vuole usare la bici come pretesto per un bagno nel primo mare decente che si incontra uscendo da Roma. Le strade scelte sono tutte secondarie di campagna poco trafficate, e l’andamento altimetrico in leggera discesa verso il mare.
Abbandonata quasi subito la più affollata via Nettuno, svoltiamo a sinistra per campi all’altezza di Madonna dell’Olmo, in via Enrico Toti, e poi a destra in via Guardabassi in direzione Borgo Flora: in questo modo si possono fare strade piacevoli che vengono utilizzate solo dai residenti. Presa poi via Casalini e la sua parallela via Corridoni giungiamo a via Santa Maria Goretti e di lì a via Torre Astura: a questo punto possiamo svoltare a sinistra in via Conca, leggermente più trafficata ma necessaria per il cavalcavia che passa sopra la Pontina.
Giunti a Borgo Bainsizza si può approfittare della fontanella in piazza. Alla rotonda prendiamo a sinistra per Strada del Bosco e poi a destra per strada Monfalcone, che ci conduce fino ai cartelli che indicano la pineta di Torre Astura. Superato il parcheggio comincia il breve sterrato che ci condurrà fino al Castello di Torre Astura, suggestivo avamposto di difesa dai saraceni che fu di proprietà di varie famiglie nobili, dagli Orsini ai Colonna, dagli Aldobrandini ai Borghese.
Nella sua pineta scorre l’omonimo fiume, che sfocia nei pressi della città romana di Astura, e nell’acqua che penetra tra le sue fondamenta (è possibile nuotare nei cunicoli sotterranei sotto il castello!) sono ancora visibili i resti della peschiera della villa di Cicerone, una delle tappe della sua fuga da Ottaviano e Antonio che si concluse a Minturno con la sua uccisione.
Per il ritorno, è consigliabile seguire il litorale verso nord fino alla stazione di Nettuno, attraversando il bosco di Foglino. Purtroppo bisogna fare i conti con la zona militare che circonda la pineta, e allontana un po’ la strada dalla costa tirrenica.