Al lago di Martignano per campi
UN ITINERARIO PIACEVOLE ADATTO AI PRINCIPIANTI
Una gita in campagna con un breve tratto in bici, e con tanto di sosta prolungabile a piacimento per attività balordo/ricreative sulle sponde del Lago di Martignano, piccolo e delizioso specchio d’acqua fino a qualche anno fa semisconosciuto, poi appannaggio dei neo-hippie, in seguito colonia gggiovane di ogni tipo. Da evitare nella stagione estiva e durante le festività tipo primomaggio, causa sovraffollamento. Oltretutto, la chiusura al traffico dell’ultimo tratto di strada sterrato ha reso necessaria una (costosa) navetta che d’estate diventa un carnaio, quindi la bici diventa anche un ottimo modo di eludere sia il parcheggio che la bolgia.
Partendo dalla stazione di Cesano Romano (collegata con tutte le stazioni della linea Roma/Viterbo, quindi Ostiense, Trastevere, Valle Aurelia e così via), si prende subito via della Stazione di Cesano in mezzo al tranquillo paese, per poi svoltare a sinistra in via del Prato Corazza.
Immediatamente la strada asfaltata cambia i suoi connotati, qualche buca e una violenta discesa (occhio alle rare macchine che vengono contromano, la strada è stretta e a doppio senso!), e di colpo Cesano sembra un set cinematografico senza spessore: superata la prima fila di case, ci ritroviamo tra i campi di grano e papaveri (se è stagione) per poi perderci nella campagna.
Da qui il bivio per il lago è segnalato sulla destra, in prossimità di uno slargo con un vecchio fontanile da cui sgorga acqua potabile. Da qui in poi comincia il tratto di strada sterrata, in leggera salita. A seconda della stagione, occorre fare attenzione al fondo stradale, che è molto dissestato e tende a diventare un pantano con le piogge oppure a lasciare enormi crepe al centro della strada con il clima secco. Il panorama migliora decisamente.
La salita non è affatto proibitiva e breve (poco più di 2 km), e a questo punto ci si ritrova sul ciglio dell’ex-cratere, da cui si gode si una vista spettacolare di entrambi i laghi di Bracciano e Martignano. A quanto punto non resta che lanciarsi per il brusco tratto in discesa fino alle sponde del lago, dove sono presenti un paio di baretti e – sulla sponda opposta, ci si può arrivare in pedalò, tanto per restare in tema – un agriturismo.