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Da Tagliacozzo al Passo delle Capannelle lungo la Val di Varri

Partenza
Tagliacozzo stazione FS
Arrivo
l'Aquila terminal bus Hotel Amiternum
File gpx
Chilometraggio
102 Km
Dislivello in ascesa
1830 Mt
Tipologia di percorso
Paesaggio
Regione
Fondo stradale
Cialtroni
Le mie bici

Un percorso per bici da strada o gravel duro e appagante, una di quelle tracce di “attraversamento” che danza sul confine tra Lazio e Abruzzo, in una di quelle regioni meno gettonate e più dimesse del centro Italia, la Val di Varri.

Nell’arco di un centinaio di km passiamo infatti dal cuore della Marsica all’aquilano, per andare a cimentarci con una delle salite più panoramiche e iconiche della zona, il Passo delle Capannelle (1300 m s.l.m.) Per arrivarci, però, questo percorso sceglie di partire da Tagliacozzo, affascinante borgo abruzzese lungo la linea ferroviaria Roma-Avezzano-Pescara. Da qui superiamo prima la SS5 Tiburtina in direzione di Scurcola Marsicana, poi l’autostrada A24 per arrivare a Magliano de’ Marsi. Da qui la tranquilla provinciale Salto-Cicolana ci porta a Borgorose, seguendo un andamento pedemontano: costeggiamo infatti il fiume Salto girando attorno ai monumentali Monti della Duchessa.

In prossimità di Corvaro le pendenze iniziano a farsi sentire: ci troviamo in delle lande poco battute, patria di cacciatori e ispidi residenti in pandino 4×4, su strade dove si incontra una macchina ogni tanto, bar chiusi che millantano servizi inesistenti e un affascinante senso di inquietudine. Passiamo il torrente Apa, poi proseguiamo su uno sterrato leggero immersi nella wilderness de noantri. Giungiamo così ai ruderi de Je Castellacciu, l’antico castello della zona, e allo svalico nella provincia de l’Aquila, rappresentato dalla Forca di Castiglione, anch’essa sui 1300 metri: lo spettacolo che ci si para innanzi è imponente e minaccioso, la conca aquilana dominata dal massiccio del Gran Sasso e della Laga.

Ci lanciamo quindi in una velocissima discesa in cui incontriamo il paesino di San Nicola, dove è possibile rifocillarsi (nei paesini precedenti è davvero difficile trovare qualcosa), fino a incontrare il corso del fiume Rajo, affluente dell’Aterno. Sassa, Preturo e possiamo riprendere a scalare, stavolta per le Capannelle. La scalata è lenta e si dipana in tornanti spettacolari, portandoci dai 680 metri della conca aquilana a quasi 1300 metri in circa 12 km.

A questo punto, conquistata la vetta dopo 100 km e 1800 metri di dislivello, la traccia si ripiega verso l’Aquila per cercare un rientro in treno o bus (sebbene non tutte le compagnie consentano di montare la bici a bordo, Flixbus permette di prenotare un posto bici in anticipo); ma per chi volesse continuare un tour dell’Abruzzo, la strada che prosegue in discesa dal valico delle Capannelle in direzione di Assergi e di Campo Imperatore è meravigliosa.

Foto