Tour delle Marche, tra Sassoferrato e Gubbio
L’entroterra maceratese: il Parco Regionale delle Gole della Rossa
Quando si parla di weekend fuori porta da Roma, i treni regionali non offrono un’alternativa così vasta. Se si vuole portare la propria bici senza smontarla, infatti, i treni regionali che collegano Roma alle regioni limitrofe spaziano tra Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise e Campania. Pochi considerano però il regionale Roma-Ancona, che in 4 ore porta sulle sponde adriatiche delle Marche con vagone trasporto bici al seguito. Ed è appunto scendendo a Genga, piccolo borgo incastonato nell’Appennino, che siamo andati a portare un tandem vintage alla scoperta del Parco Regionale delle Gole della Rossa. Certo, va detto che per sfruttare al meglio questo treno occorre svegliarsi prestissimo, oppure accontentarsi di pedalare un giorno e mezzo per prendere il successivo. La soluzione con pernotto è comunque un buon modo per passare un weekend in una natura inaspettatamente selvaggia.
Giorno 1
I rilievi marchigiani di quest’area non regalano niente. Chi pedala tra queste strade scopre infatti l’agonia masochista di saliscendi molto più ispidi di quelli toscani, che non conoscono il concetto di tornante ma si arrampicano in direttissima per poi ridiscendere pochi chilometri dopo. Nessuna quota alta, ma tanta accumulata per chi la cerca. Ragionando in ottica cicloturistica, invece, noi abbiamo optato per una passeggiata tranquilla il primo giorno, anche per avere il tempo di visitare i luoghi (a pochi km da Genga, vale senz’altro la pena una sosta approfondita alle meravigliose Grotte di Frasassi e al tempietto del Valadier (Eremo di Santa Maria Infra Saxa), entrambe nelle strettissime e verticali Gole del fiume Rossa. In soli 30 km, a parte queste due tappe che meriterebbero da sole l’intero viaggio, abbiamo graziosi borghi medievali come Genga, Pierosara o Sassoferrato, dove abbiamo scelto di pernottare (a proposito, esistono almeno un paio di b&b bike-friendly gestiti da cicloturisti e appassionati di MTB: la Colombaia di Genga e la Villa Rustica Le Piagge di Sassoferrato.
- DISTANZA: 29,7 km
- ALTIMETRIA: 890m+
- FONDO STRADALE: asfalto
- PARTENZA: Genga
- ARRIVO: Sassoferrato
- TRACCIA GPX: scarica qui
Giorno 2
Il secondo giorno è un po’ più lungo e contiene una deviazione doverosa e piena di ciccia: quale altro motivo potrebbe infatti spingere a Montelago, sperduta frazione dell’Appennino tra Marche e Umbria, e portare un tandem d’epoca su sterrati single track per tornare indietro sulla strada del ritorno? La trattoria Le Ginestre è uno di quei posti che non si fa alcun problema a rifiutare turisti, e che è sempre piena di locali – visti i prezzi e la polenta di cinghiale è facile capire perché. SI tratta di un posto da cacciatori a quota 1000 metri circa, dove un enorme camino scalda le pareti di legno e la carne che verrà servita poco dopo ai tavoli, dove ogni cosa è buona, abbondante ed economica. Insomma, tutto ciò che giustifica una deviazione così antieconomica in termini di fatica e direzione. Se poi si cerca un po’ di natura viva, oltre a quella morta e braciata, poco più in su c’è un’area faunistica del cervo.
Proseguendo oltre Montelago, si oltrepassano dei bei canyon naturali lungo il fiume Sentino in direzione Scheggia: la pendenza è delicata e la strada bellissima. Qualche altra decina di km e siamo a Gubbio, città di lupi, sanfranceschi e donmattei. Una visita è d’obbligo, ma attenzione: per rientrare a Roma in treno la strada non è finita, la stazione di Gubbio si chiama Fossato di Vico- Gubbio Stazione ed è a una ventina di km dal centro storico. Non fate come chi non sapendolo ha programmato tempi rilassati per Gubbio centro con l’ultimo treno della giornata, e si è ritrovato a lanciare un tandem a 50 all’ora nel buio delle pianure umbre forando per l’asfalto sconnesso (no, nonostante tutto l’abbiamo preso con dieci minuti di anticipo).
- DISTANZA: 53,4 km
- ALTIMETRIA: 760m+
- FONDO STRADALE: asfalto 90% sterrato da mtb 10%
- PARTENZA: Sassoferrato
- ARRIVO: Fossato di Vico – Gubbio stazione
- TRACCIA GPX: scarica qui