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Progetti

In questa sezione sono raccolti un po’ di progetti a tema cicloturistico, di varia natura. Perché oltre a raccontare l’esistente, chi va in bici ama anche immaginare futuri possibili.

  • La maggior parte di essi riguarda senz’altro il concetto di GRAN TOUR REGIONALI, una serie di itinerari da utiizzare come ciclovie con una serie di caratteristiche fisse. Nato dall’idea originaria di collegare anni di giri giornalieri in un unico anello, il primo è stato il Gran Tour del Lazio, che è stato adottato da FIAB Ruotalibera e sta muovendo i suoi passi nella comunità cicloturistica, è stato tracciato in seguito su altre regioni ed è un laboratorio in fieri. Ogni Gran Tour è un percorso ad anello che vuole abbracciare tutti i capoluoghi di provincia e le bellezze naturalistiche di una regione, diviso a tappe, che sfrutta l’intermodalità bici/treno in modo da poter essere percorso anche in momenti diversi, oppure tutto insieme pernottando come in un classico cicloviaggio. Si tratta di un concetto di ciclovia modulare che nasce con l’intento di rendere omaggio e di dare conto delle specificità di una regione, percorrendola in punta di piedi. Al momento sono state tracciate bozze di Abruzzo, Umbria, Toscana, Molise, Puglia, Campania, Marche, Sardegna, ovvero le regioni più pedalate e più accessibili a chi vive a Roma di base.
  • VADEMECUM SEMISERIO DEL CICLOVIAGGIATORE, un documento che raccoglie l’esperienza di chi viaggia in bici da una vita senza saperlo fare davvero. Consigli, attrezzatura, impressioni sul concetto stesso di viaggio in bici, ripreso anche da Bikeitalia e da Salvaiciclisti Roma.
  • CIBO A KM POCHI, una mappa del cibo del centro Italia: invece che il kilometro zero, si privilegia il prodotto a km pochi, quelli che puoi fare pedalando affamato nel giro di una giornata, magari aiutandoti col treno partendo e tornando a Roma la sera. Un atlante del ghiottone, una bibbia dell’affannato, un Baedeker del sapore particolare da guadagnare col dislivello.
  • BICINTRENO, una mappa della rete regionale ferroviaria del Centro Italia utile per pianificare itinerari con Roma come polo di andata e ritorno. In anni di uscite di una giornata senza pernotto, o al limite con una notte fuori, è venuto fuori che quell’esigua ragnatela di linee regionali dove il trasporto bici è ammesso sono una specie di ancora di salvataggio per chi il lunedì deve tornare a lavoro e può permettersi soltanto delle microadventures (il concetto è dell’inglese Alastair Humphreys, che nel 2011 fece il giro del mondo in bici in solitaria e ora si diverte a esplorare le periferie di Londra). Delle linee tra una direttrice e l’altra, delle C che escono dalla direttrice e ci rientrano a un’altezza diversa, delle secanti stentate per scavalcare una catena montuosa (le ferrovie di solito restano ad attenderti nelle valli o lungo i fiumi): ne nasce un’architettura di pensiero della pianificazione di un giro in bici che a volte si rivela appassionante quasi quanto pedalare.