GTL 12 – Stimigliano / Orte
SORATTE E DINTORNI
Una tappa impegnativa e affascinante, la prima nella terra degli Etruschi: da qui alla fine del GTL, per tutto il suo arco settentrionale, attraverseremo necropoli, mura di tufo e strade tagliate nella pietra e nel bosco, eredità di un popolo ancora in parte misterioso e poi confluito nella civiltà romana.
Da Stimigliano attraversiamo due grandi “barriere”, il Tevere prima e l’Autostrada del Sole poi, per ritrovarci davanti l’unico grande gigante che svetta solitario nell’Agro Romano: il Monte Soratte. Dai profili inconfondibili, è un massiccio calcareo dal quale partono numerosi sentieri di escursionismo e mountain bike, ed ha sempre stimolato la fantasia di poeti, scrittori e viaggiatori, primo tra tutti Orazio. Per muoversi in questi territori collinari e spesso tortuosi, il GTL 12 si serve di tratti due ciclovie europee, l’Eurovelo 5 Romea Francigena e l’Eurovelo 7
Proseguiamo per strade tortuose fino a Sant’Oreste, poi Faleria, antico insediamento di un’antica popolazione laziale, i Falisci, fino ad arrivare a una delle perle dell’Alto Lazio: Calcata, arroccata su un blocco di tufo in mezzo alla valle del Treja, è un borgo che pare isolarsi dal resto del mondo, un tempo rifugio di comuni hippie, oggi di botteghe artigianali.
Proseguiamo scendendo nei boschi della valle del fiume Treja, nella quale pure sono presenti molti sentieri e ippovie per affascinanti deviazioni come quella per le Cascate di Monte Gelato, vero e proprio locus amoenus utilizzato come set di molti film.
Da qui compiamo una lunga ansa per oltrepassare il fiume Treja verso nord (non ci sono passaggi di attraversamento se non molto sconnessi e impervi), e guadagnare i due graziosi borghi di Nepi, roccaforte Borgia, e Civita Castellana, che si raccoglie attorno al suo Forte San Gallo.
Sempre per campagne e boschi, stavolta sulla sponda occidentale del Tevere, scorrono gli ultimi chilometri della tappa verso Orte, anch’essa arroccata su un blocco tufaceo e senz’altro degna di visita.