Skip to main content

GTU 6 | da Terni ad Alviano

Partenza
Terni
Arrivo
Alviano
Giorno di viaggio
6
File gpx
Chilometraggio
56 Km
Dislivello in ascesa
920 Mt
Paesaggio

Dopo Terni, la Greenway del Nera prosegue verso sud, trasformandosi in un itinerario cicloturistico che combina natura selvaggia e piccoli borghi carichi di storia. Il percorso, adatto a ciclisti allenati, si snoda su strade asfaltate secondarie e tratti sterrati ben mantenuti, attraversando paesaggi in continuo mutamento tra acqua, roccia e colline coltivate.

Si lascia la città attraversando Ponte San Lorenzo, dove il Nera si fa più quieto, incorniciato da pareti rocciose e vegetazione rigogliosa. La strada si stringe, la luce filtra tra i rami, anticipando l’arrivo alle Gole di Stifone, uno dei tratti più affascinanti dell’Umbria. Qui l’acqua, incredibilmente turchese, scorre in una gola stretta e profonda. Un’antica area industriale dismessa è oggi teatro silenzioso di una natura che si sta riprendendo i suoi spazi.

Pochi chilometri dopo si raggiunge Narni, arroccata e solenne, con il suo ponte romano (uno dei più alti dell’antichità) e la celebre Narni Sotterranea, un dedalo di ambienti ipogei che raccontano secoli di storia. La salita al centro storico è impegnativa ma ripagata dalla vista e dal fascino medievale del borgo.

Si prosegue in leggera discesa verso Nera Montoro, dominata dalle vestigia industriali del Novecento e dal verde intenso dei boschi che la circondano. Attraversando campagne ordinate si arriva a Fornole, piccolo centro rurale dove il paesaggio si apre e la pedalata si fa più rilassata.

Il viaggio prosegue verso Amelia, una delle città più antiche d’Italia, protetta da mura ciclopiche. Da non perdere il centro storico in pietra, il Museo Archeologico e la statua bronzea di Germanico, simbolo della città.

Da qui si sale dolcemente a Lugnano in Teverina, borgo inserito tra i più belli d’Italia. Il belvedere affacciato sulla valle del Tevere e la Collegiata di Santa Maria Assunta sono tappe obbligate, prima dell’ultimo tratto verso Alviano.

Il borgo, noto per il Castello e l’Oasi naturalistica del WWF, chiude l’itinerario con una promessa di silenzio e natura, tra le acque del Tevere e i campi ondulati. Un percorso che è insieme viaggio, scoperta e memoria.

Foto